lunedì 18 agosto 2014

Una deliziosa sorellina bisex

xhamster

Questa è una storia come tante,di un ragazzo che con il passare del tempo ha iniziato a dedicare i suoi pensieri per la sua sorellina, con dei pensieri all’inizio velati ma che pian piano si sono tramutati in vera passione. Avevo 34 anni,e la mia bella sorellina Laura,che di anni ne aveva 28,ma la storia in questione risale a tanti anni fa, a quando precisamente io ne avevo 23 e Laura 17.Come tutti i ragazzi 23enni alternavo il mio tempo tra le partite a calcetto con gli amici,qualche serata in discoteca il fine settimana e le classiche uscite con gli amici per una passeggiata alla ricerca di donne da conquistare o ammirare.

La mia bella sorellina,appena 17enne,aveva ormai preso coscienza di essere diventata una splendida donna:alta 170 cm,snella,prosperosa di seno,un viso angelico con quei lineamenti dolci che avrebbero fatto innamorare ogni ragazzino della sua età.Era cambiato ormai da un po’ di tempo il suo modo di vestirsi, le sue abitudini,e anche la gente che frequentava. In passato,nonostante gli splendidi lineamenti e le forme che già iniziavano a plasmare il suo corpo,preferiva indossare un abbigliamento casual,jeans,scarpe basse e top aderenti,che ugualmente risaltavano quelle curve che iniziavano a prendere sempre più consistenza,senza ricorrere a un filo di trucco,rimanendo la classica ragazza acqua e sapone,quando a un certo punto inizia a sfoggiare le prime minigonne,le scarpe col tacco,le calze autoreggenti,i vestitini attillati,il tutto per somigliare sempre più alle sue amichette, sempre alla ricerca del vestitino alla moda per essere appariscenti e sensuali nonostante la giovane età. Laura era molto ingenua,non aveva avuto grandi esperienze in ambito sentimentale,e comunque con ragazzi suoi coetanei con la testa a posto.Il nostro rapporto è molto bello perchè fondato sulla confidenza,rispetto,amicizia.I primi pensieri di un certo tipo verso la mia sorellina sono iniziati verso i suoi sedici anni,quando girava per casa in modo molto succinto nel periodo estivo,semplicemente con le mutandine e una canotta, rigorosamente scalza perchè detesta camminare con le scarpe o altre calzature in casa.Vederla sfilare sotto i miei occhi quotidianamente era uno spettacolo,e sebbene fosse mia sorella,non disdegnavo delle occhiate furtive verso il suo bel sederino così tondo,sodo, custodito dalle mutandine brasiliane,che risaltano al massimo i glutei…Un conto è però guardare,ma le cose sono cambiate radicalmente quando un giorno ho sentito una vera e propria erezione,e quel giorno ha rappresentato l’inizio di una nuova fase della mia vita,in cui l’obiettivo primario era quello di guardarla,a tutti i costi e masturbarmi per lei.
La nostra è una casa molto grande,e le stanze da letto sono contigue,per cui ci si può arrivare non solo dal corridoio comune quanto dal terrazzo. Iniziai a studiare degli stratagemmi per poterla spiare:chiudevo la mia porta a chiave,in modo tale da impedire ai miei genitori di entrarci e constatare che mi ero rifugiato in terrazzo per spiare mia sorella…spegnevo chiaramente ogni luce,per evitare che la stessa si riflettesse sul terrazzo proiettando la mia ombra.Ovviamente lei chiudeva le persiane per non essere vista dai vicini quando si cambiava,ma non aveva,nè poteva,tener conto delle mie voglie voyeuristiche che mi spingevano a fare il possibile per poter anche per un secondo ammirare il suo splendido corpo.Approfittando di un giorno in cui non c’era nessuno in casa,cerco di ingegnarmi e con l’ausilio di un semplice coltello effettuo un foro sulla parte bassa della persiana della finestra di mia sorella.Ormai non dovevo fare altro che attendere il corso degli eventi,il cammino per soddisfare le mie voglie represse aveva già avuto inizio.
Ci troviamo tutti in casa,e dopo cena sento Laura che dice a mia mamma che si andava a cambiare per uscire con le amiche,e in quel preciso momento il mio cuore ha iniziato a battere forte,emozionato di quello che avrebbe potuto succedere. Mi catapulto nella mia stanza,spengo le luci,chiudo la porta a chiave e mi precipito sul terrazzo,sdraiandomi in direzione del foro che avevo realizzato il giorno stesso;dopo qualche minuto di un’attesa snervante,vedo aprirsi la porta,Laura accende la luce e chiude la porta a chiave. Sento il mio cazzo già al massimo della sua erezione,no posso che trovare sollievo sbottonandomi i pantaloni e iniziando a masturbarmi. Laura si mette in direzione dello specchio e inizia a truccarsi;per la prima volta la vedo con un rossetto molto acceso che risalta ulteriormente le sue labbra carnose,e quel viso da angelo si trasforma minuto dopo minuto in quello di una donna sensuale come mai l’avevo vista. Inizia quindi a pettinare quei bellissimi capelli lunghi biondi,per poi dirigersi verso l’armadio e togliere fuori un completino intimo. Il momento è finalmente arrivato! Laura inizia la fase della vestizione ,toglie prima jeans,rimanendo con quella brasiliana che giornalmente turbava i miei pensieri,per poi sfilarsi anche il top e rimanere in reggiseno. Non era per me una situazione nuova perchè avevo assistito più volte a questo spettacolo,per esempio quando usciva dal bagno dopo aver fatto la doccia per dirigersi in camera sua,ma questa volta la situazione era differente perchè era la prima volta che la spiavo,e quella visione furtiva mi provocava delle emozioni mai provate fino a quel momento. Guardandosi allo specchio si slaccia il reggiseno,sfoggiando un seno che non avrei mai immaginato di vedere,una terza abbondante nonostante la giovane età, ma allo stesso tempo sodo,che sfidava la forza di gravità in modo invidiabile,e due capezzoli color rosa chiaro che sporgevano,e che rappresentavano ormai il mio sogno quotidiano. Ormai non potevo più credere ai miei occhi,la mia fantasia si stava realizzando,la mano viaggiava a ritmi vertiginosi,nella speranza che quella visione potesse durare il maggior tempo possibile..ma le sorprese non erano finite perchè in men che non si dica Laura abbassa le mutandine e rimane completamente nuda di fronte allo specchio e a uno spettatore d’eccezione,il fratello,che finalmente,dopo un mese abbondante fatto di passerelle in mutandine,viene premiato con la visione della sorellina completamente nuda a nemmeno a due metri di distanza.
Lo spettacolo era formidabile! Non immaginavo di vederla completamente depilata,e questo dettaglio è stato fatale perchè sento delle contrazioni talmente forti s**turite in un orgasmo di dimensioni mai provate in passato…....A un certo punto Laura si gira regalandomi la visione del suo culetto,abbronzato fino a dove copriva il costume a mare,e completamente bianco nella parte più interna. Nemmeno il tempo di rendermi conto di questo secondo dettaglio che il mio cazzo prende nuovamente consistenza,pronto per una seconda masturbazione e secondo orgasmo…Lo spettacolo si era ormai concluso perchè in pochi minuto Laura si veste,chiude la luce ed esce dalla sua stanza,ignara di avermi reso felice come nessuno al mondo. Da quel giorno le mie fantasie erotiche si sono moltiplicate in modo esponenziale,e nonostante qualche rischio di essere beccato per questa mia nuova passione voyeuristica,inizio a conoscere Laura in ogni suo dettaglio,anche intimo…
Arriva l’inverno,e chiaramente diminuiscono sensibilmente le occasioni di spiare laura,anche perchè piove di continuo,fa freddo,e non sempre è possibile rifugiarsi nel terrazzo .Temevo di dover attendere l’estate successiva per rivedere il corpo della mia sorellina,quel seno che tanto mi aveva turbato,e il suo fondoschiena a mandolino,ma non sapevo che di lì a poco avrei assistito a una situazione che nemmeno nei miei sogni più remoti pensavo di poter vedere. Katya,l’amica di Laura,ci invita a casa sua per una serata in compagnia di un bel pò di amici. Katya era all’epoca una ragazza di ventuno anni,universitaria. Arrivati a casa come al solito in ritardo,ad attenderci circa una quindicina di persone tra ragazzi e ragazze. I ragazzi avevano portato da bere alcolici e qualche stuzzichino. La padrona di casa mette un pò di musica caraibica,c’è chi inizia a ballare a ritmo di salsa e bachata, chi invece si sdraia sul divano a chiacchierare. Dei presenti conoscevo solo qualche ragazza amica di Laura,mentre non avevo mai visto i ragazzi,colleghi universitari di Katya,a dire la verità molto divertenti. La mia sorellina era vestita con una minigonna inguinale,calze nere velate e le ballerine,anche se avrei preferito mille volte il tacco ai fini delle mie fantasie erotiche. Dopo aver bevuto una serie innumerevole di cocktails preparatici dal barman d’occasione Lorenzo,il ragazzo di katya,la situazione diventa sempre più divertente perchè l’alcool ha già da un pezzo sciolto i freni inibitori e come accade ad ogni singola festa che si rispetti,ogni battuta non può che assumere i contorni pornografici,con riferimenti e allusioni che coinvolgevano tutte le ragazze,che dal canto loro non si imbarazzavano più di tanto. Nel frattempo l’eccitazione per me raggiungeva dei livelli incredibili perché anche le amiche di mia sorella erano molto affascinanti, ma il culmine l’ho raggiunto quando mia sorella,sedutasi sul divano con altre tre ragazze, mostrava inavvertitamente le sue mutandine bianche,che si intonavano con il corpetto bianco semi trasparente che copriva il seno. In quel momento ho sentito un turbinio di emozioni:eccitazione per avere una visione talmente sensuale, ma allo stesso tempo vergogna perché quella visione era condivisa anche ai ragazzi che si trovavano al mio fianco,e che con la coda dell’occhio non potevano non guardare quello spettacolo sempre più arrapante grazie alla mia sorellina che muovendosi nel parlare con le sua amiche,apriva e chiudeva le cosce mostrando non solo le calze autoreggenti ma appunto le sue mutandine bianche. Quello stato di vergogna iniziale si trasforma però in poco tempo in fortissima eccitazione, sottolineata da un’erezione improvvisa;fu in quel momento che scoprii di eccitarmi al pensiero che anche sconosciuti potessero godere di quelle visioni che fino a quel momento solo io avevo potuto fruire, e anche in modo molto più esclusivo. A un certo punto uno dei presenti propone il classico gioco della bottiglia,che penso abbia rappresentato l’iniziazione sessuale per ogni ragazzino tredicenne,e che non facevo appunto da una di quelle feste appositamente organizzate all’età di tredici,quattordici anni per avere i primi contatti con l’altro sesso. Nonostante qualche timido tentativo di rifiuto da parte di qualche ragazza, tra cui mia sorella Laura, la maggioranza la fa da padrone e ci ritroviamo tutti seduti per terra a cerchio con la bottiglia pronta a essere girata. Nemmeno due giri di bottiglia e già partono le prime penitenze a sfondo sessuale,ma di poco conto. Dopo qualche giro divertente,tocca a uno dei ragazzi a dover dire il tipo di penitenza, e lui chiede che la ragazza che sarà indicata dalla bottiglia dovrà rifugiarsi in cucina, togliersi il reggiseno, essere prima bendata, e poi palpeggiata da tutti i ragazzi per almeno venti secondi. La bottiglia inizia a girare,per poi terminare la sua corsa indicando proprio lei,la mia Laura, che in pochi secondi è diventata rossa come non mai. A nulla è valso il suo rifiuto perché tutti avevano accettato precedentemente e si erano già esibiti in altre situazioni, anche se nessuna di questa portata. Quando vedo laura alzarsi per essere bendata ho provato un’emozione indescrivibile, e questo perché ero consapevole che quella visione sarebbe stata condivisa da perfetti sconosciuti che le avrebbero toccato il seno. Inizia il primo ragazzo che si dirige in cucina dove si trovava Laura, per poi tornare dopo venti secondi. Ogni commento sul suo splendido seno fatto agli amici più intimi sottovoce equivaleva a un fortissimo senso di eccitazione che non riuscivo più a controllare, conscio della sega che sarei andato a farmi una volta tornati a casa. A turno seguono gli altri ragazzi, che quasi facevano a lotta per andare prima degli altri in cucina e toccare il seno di mia sorella. Quando torna l’ultimo ragazzo,pensavo che la penitenza fosse finita,quando invece tutti,rivolgendosi a me, mi esortano ad andare anche io in cucina e fare il mio dovere-piacere. Chiaramente rispondo di no perché Laura è mia sorella, ma loro invece insistono dicendo che non ci sono eccezioni per nessuno; quella ipotesi non l’avevo nemmeno contemplata fino a quel momento perché ero certo di non andare in cucina, ma dopo quelle insistenze alle quali rifiutavo esclusivamente per salvare le apparenze, il mio stato di eccitazione era talmente forte che mi alzo deciso e mi dirigo in cucina,chiudendo la porta alle mie spalle. Lei era lì,immobile, ignara di chi ci fosse di fronte, con un seno da baciare,quei capezzoli da succhiare,così grandi,rosa…approfittando del volume alto della musica, tolgo fuori la macchina fotografica e le s**tto una foto,senza flash chiaramente,per paura di essere scoperto per via del bagliore e del rumore che faceva; mi avvicino sempre più,vedo per la prima volta il seno di mia sorella a una distanza minima. Le mie mani si avvicinano e si poggiano sull’oggetto dei miei desideri, inizio a palpeggiare mia sorella con molto tatto. La sua pelle è morbidissima,candida..vorrei che il tempo si fermasse..con il dito indice e medio stringo i capezzoli di Laura che nel frattempo fa una piccola smorfia con la faccia,forse sintomo che possa essersi fatta un po’ male, o che si sia eccitata! Passano i venti secondi più intensi della mia vita,mi precipito nella sala con gli altri ragazzi per il timore che lei si tolga la benda e mi veda. Il gioco continua, ma per me ora non ha più valore perché ho provato delle emozioni indescrivibili.
Ancora oggi riguardo quella foto e non posso fare a meno di masturbarmi,ricollegandola a quei momenti di follia pura che vedono il fratello palpeggiare sua sorella.
Dopo un lunghissimo inverno giunge finalmente l’estate, e ricominciano chiaramente le mie fantasie voyeuristiche su mia sorella,spiandola in ogni occasione e dedicarle tantissime seghe. Come ogni estate,i miei genitori partono in vacanza per circa una settimana, e noi rimaniamo soli, felici di poterci dare alla pazza gioia,invitare gli amici a casa, fare cenette e fare tutto ciò che possa portare a un grande divertimento. La stanza dei miei genitori è l’unica ad avere il condizionatore,per cui era ambita da entrambi, in modo tale che ciascuno potesse quanto meno affrontare quel caldo insopportabile. Avevamo deciso di dormire nel letto matrimoniale un giorno l’uno, evitando quindi ogni forma di ingiustizia. Il giorno in cui toccava a laura dormire, avevo registrato un film che mi piaceva da matti. Tornato a casa,non avendo ancora sonno vado nella stanza dei miei genitori dove c’era Laura che dormiva e accendo la televisione a basso volume, nella speranza di non svegliarla da una parte e di poter vedere il film dall’altra, ma dopo qualche scena lei apre gli occhi e mi domanda cosa sto facendo. Le spiego che volevo vedere il film e le chiedo se poteva dormire nella sua stanza anche per quella sera perché mi volevo vedere il film e sarei rimasto io lì a dormire. Lei mi risponde di no seccata e si rimette a dormire, acconsentendo per quella notte che ci fossi anche io e concedendomi lo spazio necessario per sistemarmi. Inizia il film ma dopo circa un’ora non riesco più a concentrarmi,mia sorella è sdraiata rivolta verso il letto, mostrandomi conseguentemente il suo splendido fondoschiena rimasto scoperto dalla canottiera che si è alzata con lo sfregamento del lenzuolo. Sento una erezione immediata, mi vengono mille pensieri,e il film è l’ultimo di questi…Spengo la televisione e chiudo la luce; nella stanza buio fitto,non si vede praticamente niente, e questa situazione mi dà il coraggio di abbassarmi i boxer e iniziare una sega lentissima,per il timore di svegliare Laura. Sono felice ed eccitatissimo, anche per il rischio che sto correndo visto che mi potrebbe beccare aprendo gli occhi e accorgendosi di cosa sto facendo. L’eccitazione sale vertiginosamente dopo qualche minuto,quando l’occhio si abitua al buio e iniziano a prendere forma anche se in modo non completamente distinta i vari oggetti della stanza, e anche il suo culo coperto da un minuscolo perizoma e lasciato in vista dalla canottiera che per un colpo di fortuna era salita su.......Il mio cazzo raggiunge la sua massima dimensione,vorrei saltarle addosso,strapparle il perizoma, e penetrarla ripetutamente per fare sbollire questa eccitazione tremenda che mi ritrovo, ma chiaramente tutto rimane in una fantasia che non potrò mai realizzare. Mi viene però alla mente un’altra idea:avvicinarmi con il pene in fase di erezione al suo culo,che era esposto verso di me, e anche se non potevo sentire il contatto per me era già una sensazione indescrivibile perché mai e poi mai avrei pensato di ritrovarmi con una erezione pazzesca sul letto dei miei genitori con accanto il culo semi nudo di mia sorella. Prendo coraggio e mi avvicino,il cuore mi batte forte…inevitabilmente ogni persona si muove durante il sonno e il fato volle che Laura si muovesse, provocando il contatto delle sue natiche scolpite con il mio cazzo…mi sembrava di provare una sensazione paradisiaca…chiaramente non poteva immaginare che si trattasse del mio pene, anche perché il contatto era molto superficiale,ma io prendo ulteriormente coraggio e mi avvicino un altro poco col bacino, cercando di posizionare il mio cazzo proprio tra le natiche di Laura. Questa volta il contatto è notevole, conscio di quanto io stia rischiando e della follia che sto commettendo, ma si sa, ad un certa ora di notte si perde la percezione della realtà e si è capaci di fare quello che uno non farebbe mai di giorno completamente cosciente. Il cuore mi batte forte,e se prima Laura aveva il respiro pesante, ora non lo sento più,potrebbe essersi anche svegliata. Dovrei allontanarmi per non rischiare ma ormai sono entrato in un vortice di emozioni a cui non posso più sottrarmi. Inizio con un movimento pelvico a muovere il bacino lentamente,strusciando il cazzo su quel meraviglioso culo della mia sorellina, quando a una tratto avverto un suo piccolo movimento. Temo che si sia svegliata e che posa nascere una sfuriata furibonda, ma invece mi accorgo,incredulo, che anche lei ha iniziato a muovere il bacino favorendo questo mio strusciamento. Non posso credere ai miei occhi,mia sorella si sta strusciando sul mio cazzo. Eccitato come non mai faccio sentire ancor di più il contatto, questa volta il cazzo preme sul suo culo. Laura a un certo punto,senza girarsi,mette una mano vicina al suo culo e la lascia ferma. Prendo di coraggio e avvicino il mio cazzo alla sua mano,e una volta raggiunto il contatto la sua mano inizia a muoversi delicatamente sopra e sotto,per l’inizio di una sega che mai avrei pensato di ricevere in vita mia dalla mia sorellina. Il ritmo diventa sempre più veloce, il mio respiro diventa affannoso quando lei a un certo punto,sempre nella penombra si gira di s**tto e si avvicina all’orecchio sussurrandomi: ce l’hai il preservativo? Io le dico di no..cazzo,li avevo finiti…lei mi risponde:non importa,ma dimmi quando stai per venire!
Non posso credere a quello che mi sta succedendo,sto per scopare con mia sorella,sto per compiere un i****to e realizzare il sogno della mia vita.
Laura si mette a cavalcioni su di me,si sposta il perizoma e infila il mio cazzo nella sua vagina,che dopo qualche secondo è già bagnata,fino a risucchiarlo tutto fino a scomparire. Mi trovo dentro il corpo della mia sorellina, quel corpo che tanto avevo sognato, quel corpo che mi aveva regalato tante gioie per averlo spiato in centinaia di occasioni..Inizia a muoversi lentamente,sento un calore indescrivibile, le tocco quei seni che già precedentemente avevo avuto il piacere di toccare,ma questa volta li avvicino alla bocca e inizio a succhiarli avidamente come un amante passionale. A quel punto mi confida che l’amica le aveva raccontato che anche io le avevo toccato il seno,senza commentare ulteriormente,facendo accrescere il mio stato di eccitazione. Si muove divinamente, il piacere aumenta sensibilmente,rischio di venire da un momento all’altro. Le sussurro nell’orecchio di girarsi, questa volta sono io a prendere l’iniziativa e la penetro a pecorina, realizzando anche questa volta una delle mie fantasie più ricorrenti,frutto di tante masturbazioni aventi ad oggetto la mia splendida sorellina. La penetro sempre più forte, la sento gemere sotto i miei colpi..dopo qualche minuto sento l’orgasmo che sta per venire, mi stacco rapidamente per non rischiare di venirci dentro,lei si avvicina e lo prende in bocca ,inizia a succhiare e quando gridando dico che sto venendo,lei anziché allontanare la bocca, aumenta il ritmo,venendogli appunto sulle sua labbra, che continuavano a succhiare…
Senza profferire parola ci addormentiamo esausti sul letto, e da quel giorno nessun accenno a quello che è successo. Capisco che lei voglia rimuovere, o semplicemente abbia un senso di vergogna infinito, ma nessuno dei due può disconoscere quanto successo. ....
E’ stata anche Laura la prima donna a cui l’ho infilato nel culo. Fino a quando non mi ha mollato la figa potevo solo regolarmente incularmela e sborrarle in bocca. Le piaceva un botto essere inculata. Pensare che mi disse che mentre la stantuffavo nel culo veniva sempre. Le piaceva pure spompinarmi e bersi la mia sborra. Ha pochi anni meno di me, ed è una vera puttana. Mi è cresciuta sotto il naso e ho visto il suo corpo svilupparsi… quando ha avuto le tette abbastanza grandi mi sono fatto fare una magnifica spagnola e non so più quante volte sono venuto in mezzo a quelle fantastiche zinne. Ho anche visto la sua figa ricoprirsi di peli neri, e a me la patata pelosa e nera fa uscire di testa. Non perdevo occasione di chiedergliela, di bussare con la mia cappella su quella apertura pelosa. Ma lei niente. Sosteneva che la sua bernarda fosse destinata solo a chi l’avrebbe sposata. Il giorno del mio compleanno, durante la festa, mi si è avvicinata e mi ha sussurrato che il più bel regalo l’avrei avuto più tardi. Non riuscii ad immaginarmi di cosa potesse trattarsi, e dopo qualche minuto già non me ne ricordavo più. Quando me ne tornai in camera per andare a dormire, mi ero già infilato nel letto quando si aprì la porta. Senza accendere la luce, mia sorella entrò silenziosa e mi si avvicinò. Era avvolta in una vestaglia che la ricopriva da capo a piedi. Non era la prima volta che di notte si intrufolava di soppiatto nella mia camera, e pensai che come al solito fosse vogliosa del mio cazzo. Noi dormivamo nella mansarda, sopra al piano dove stavano i nostri genitori, che non si erano mai accorti di nulla. Non posso dire di essermela inculata tutte le notti, ma poco ci manca. Ancora oggi mia sorella ha un gran bel culo, ma adesso solo suo marito è il beneficiario di tanta bellezza. Lei mi ha detto di essere fortunata perché anche a lui piace metterglielo dietro. Peccato che da quando abbia avuto un bambino lei non mi abbia dato proprio più nulla, nemmeno un casto bacio sulla guancia. Quella sera, però, era lì solo per me. "Ti ho portato il regalo che ti avevo promesso" mi disse. "E dov’è?" "Eccolo qui…" mi rispose, aprendosi la vestaglia e restando in mutandine e reggiseno. Era proprio uno schianto. Il mio cazzo reagì subito al pensiero di quello che sarebbe successo di lì a poco: culo, bocca e zinne, secondo i miei desideri e la mia resistenza. Rimasi di stucco quando lei mi indicò la passera. "Non la vuoi?" chiese, con un sorriso malizioso disegnato sul volto. "Minchia se la voglio… è una vita che ho voglia di spaccartela in due…" risposi, quasi urlando. "Ho tanta voglia anch’io e non posso più aspettare che arrivi quello giusto per farmi sverginare da lui… non è neanche sicuro che un giorno mi sposerò !" Si tolse la vestaglia e si infilò nel mio letto, posando qualcosa che non vidi sul comodino. Nonostante avessi un letto ad una piazza e mezza ci stavamo a malapena, in due. Ci girammo di fianco, uno di fronte all’altro. Inutile dire che avremmo potuto stare più comodi se ci fossimo messi uno sopra l’altro. Senza perdere tempo mi abbassò le mutande. Prese il mio cazzo già bello duro in mano e iniziò a farmi una sega. "Che bello il tuo cazzo… bello grosso e mi piace sempre di più. Ho paura che me la romperai, la figa, da tanto è grosso… per favore fai piano… Maura mi ha detto che ha sentito un male boia, la prima volta…" mi disse continuando a menarmelo. Le misi le mani sul culo, scostando le mutandine e mettendo un dito dentro il culo. Cominciò subito a gemere e andai a tastarle la figa come avevo già fatto altre volte, quando me l’aveva permesso. "Vuoi che ti faccia una pompa, prima?" mi chiese. "No, voglio infilartelo subito nella fregna. E’ da troppo tempo che aspetto… mettiti a pancia in su e allarga le cosce" le ordinai, preso dall’eccitazione e non vedendo l’ora di ficcarglielo dentro. La sua bella patacca pelosa mi si presentò davanti, con il clitoride già gonfio per l’eccitazione. Raccolsi i suoi succhi con un dito e li assaggiai. Nonostante fosse tanto tempo che me la faceva sognare, le appoggiai leggermente la cappella sulla sorca, trattenendomi a stento. "Sei rincoglionito? Vuoi che resti incinta già la prima volta?” Si allungò a prendere un pacchetto dal comodino e ne tirò fuori un preservativo. Dopo mi disse che li aveva avuti da Maura, nostra cugina. Con mosse impacciate, mi appoggiò il preservativo sulla punta e me lo spinse giù aiutandosi con la bocca. Ero così eccitato che venni subito dentro al preservativo. "E io?" mi chiese, delusa. Per fortuna, però, era arrivata ben fornita e me ne mise subito un altro. Il mio cazzo era rimasto ancora bello duro, come capitato in altre occasioni. "Mettimelo dentro, ma fai piano…" Iniziai spingendolo dentro lentamente, ma poi mi trattenni e con un colpo solo glielo spinsi tutto dentro. Emise un grido, ma non credo che abbia provato poi tutto ‘sto gran dolore. Iniziai quindi a scoparmela. Allungò le braccia verso le mie spalle e mi trasse a sé, abbracciandomi forte. Sentii i suoi capezzoli duri anche attraverso la stoffa del reggiseno. Prendemmo subito il ritmo giusto, io che affondavo i colpi e lei che mi veniva incontro con il bacino. Avvertii un fremito e compresi, nonostante fossi inesperto, che era venuta. La raggiunsi in un attimo, versando litri di sperma nel preservativo. Rimasi su di lei per qualche minuto, aspettando che il cazzo si ammosciasse per poi toglierglielo da dentro la figa. "Che scopata fantastica! Il più bel regalo che potessi mai desiderare!" Mi sfilò il preservativo e ne bevve tutto il contenuto. Mi disse che questa volta aveva un sapore diverso, che era più buono del solito. Andò nel bagno e dopo poco sentii lo sciacquone del cesso. Tornò da me e si infilò nuovamente nel letto. Questa volta ci mettemmo su un fianco, lei davanti a me, con il culo appoggiato sul mio pacco. "Ma è di nuovo duro! Preferisci incularmi, stavolta? " mi chiese. "Voglio di nuovo la tua fica”. Ci alzammo dal letto per controllare le lenzuola. Erano leggermente sporche di sangue, come le sue cosce. Togliemmo le lenzuola per metterle a lavare e poi rifacemmo il letto. Mentre mia sorella andò a portare le lenzuola sporche nel locale lavanderia io mi distesi sul letto e cominciai a menarmelo. Quando fece ritorno mi ritrovò con in mano un bel palo di carne pulsante. "Adesso però voglio scoparti io…" Preso un altro preservativo, si mise a cavalcioni sul letto, mi foderò nuovamente l’uccello e poi con una mano lo guidò dentro di sé. Mi cavalcò con foga, mentre io le palpavo ora il culo ora le zinne. Venni per primo, questa volta, ma la tenni sopra di me fino a quando non arrivò anche lei. Esausti, ci sdraiammo uno accanto all’altra, abbracciati. "Sei stato proprio come papà, non hai pensato solo a te stesso…" mi disse dopo qualche minuto che ebbe ripreso fiato. "Come, scusa ?!?" urlai sbigottito. "Sì… papà aspetta sempre che la mamma venga, prima di toglierlo". Mi disse che qualche volta aveva spiato i nostri genitori mentre lo facevano ed era capitato che papà inculasse la mamma, ogni tanto. Di botto il cazzo di venne nuovamente duro. La girai senza una parola, affondando nuovamente nella sua fregna, e me la scopai un botto di volte. Credo sei o sette, non ricordo bene. Mi immaginai mia madre messa a pecorina con mio padre che la inculava. D’un tratto mi sostituii a mio padre e mentre scopavo mia sorella mi immaginai ad inculare mia madre. D’un tratto mia sorella si lamentò dicendo di avere la fregna disfatta, ma non mi fermai. Il mio cazzo non riusciva più a fare a meno della sua sorca. Dopo un po’ neanche sborravo più, venivo a secco. Avevo i coglioni svuotati e non avevo più bisogno del preservativo. Amavo la sensazione di scopare senza quella cazzo di barriera di lattice in mezzo ai coglioni, letteralmente. Volevo sentire la pelle della sua patata avvolgermi il cazzo. Finalmente, capii che non sarei riuscito ad andare oltre e mi fermai, esausto e soddisfatto. Mi addormentai subito dopo. La mattina dopo ero ancora distrutto da quella notte di sesso selvaggio. Per ben quattro notti non mi sono più scopato mia sorella, ma alla quinta mi ero ripreso abbastanza da tornare a piantarglielo in ogni buco, e potete immaginare la mia sorpresa quando, una volta entrato nella sua stanza, la trovai intenta a farsela leccare da nostra madre.
Un’altra sera, invece, quello che sembrava un dopo cena come tanti a casa, mio padre fuori per un weekend di lavoro, mia madre in sala che guarda la tv, mia sorella su, nella sua camera, con un amica che oggi passerà la notte qui da noi.
Mentre anch’io andavo nella mia stanza, sento delle risate provenire dalla camera di mia sorella, la porta è socchiusa e passa della luce, la curiosità mi spinge a guardare. Lei e la sua amica stanno giocando con lo specchio, si provano dei vestiti, come fanno tante ragazze, ma sto lì e guardo…
L’amica di mia sorella è davvero provocante, un seno abbondante, magra, é difficile non guardare, ora si vogliono provare un altro vestito. Devo restare qui!
Ed ecco che tutte e due sono in intimo, giocano, si confrontano, parlano del loro seno, lo toccano, delle loro gambe, forse è una cosa normale, ma io da qui, dietro la porta, inizio davvero ad eccitarmi…
Non smettono di ridere, e le loro mani continuano a mantenere il contatto sul loro corpo, alcuni gesti sembrano delle carezze, sicuramente già altre volte sono state in questa situazione, tutto questo è incredibile, chissa da quanto tempo volevo vedere l’amica di mia sorella in questa situazione, e ora e li, a pochi metri da me, seminuda.......
Sentivo che la situazione si faceva più calda e coinvolgente tra di loro, non ho resisitito, l’ho tolto fuori, e ho iniziato a toccarmi, ero troppo eccitato.
E adesso? Ho pensato. Che fanno? Perchè guardano verso la porta? Forse mi hanno visto?
Ma no, se era cosi, mia sorella sarebbe già qui a farmi fare una figura di merda.
Invece, si baciano! Non posso credere a quello che vedo. Guardano la porta e si baciano, quasi come a volere che qualcuno le guardasse.... ora tutto è più sensuale, non ridono più, e il loro respiro è più forte. Si spostano un po più in là.
Cosi non riesco a vederle bene. Cavalo!
L’ambiente è silenzioso, sento il rumore dei loro baci, delle loro lingue, devo vedere!
Apro un po di più la porta, spero di non fare rumore, ma la porta fa un leggero stridolo, sicuramente non lo hanno sentito, sono troppo prese, o no?! L’amica si avvicina alla porta, la vorrà chiudere. Spero di no!
Ed ecco che la apre! Cazzo! Ho pensato. E ora?! Ero li con il mio pene in mano, di fronte a mia sorella e la sua amica. Stranamente mia sorella non dice niente, sembrano felici, poi rompe il silenzio, mi dice: “Non dirlo a mamma. Vuoi guardare?”

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