venerdì 31 gennaio 2014

lucia 4

donne mature
Ormai io e la signora Lucia, la mia amante 60enne, viviamo insieme, dormiamo nel suo letto e scopiamo ogni notte, naturalmente per tutti quanti io sono il suo inquilino.
Per rendermi felice basta che indossi collant o calze trasparenti, andiamo insieme a comprarli, ben presto il suo guardaroba si è arricchito di collant di tutti i colori e modelli; abbiamo abolito le mutandine, cosicché a coprire la sua figona e il suo culo ancora sodo c’è solo il nylon.

giovedì 30 gennaio 2014

lucia 3

Dopo quella succulenta leccata di figa, Lucia rimase molto turbata, mai le avevano fatto una cosa del genere, né se lo aspettava passati i 60 anni; le feci capire che nonostante l’enorme divario di età lei mi eccitava enormemente e che avrei voluto tanto fare sesso con lei. Non ci volle molto per convincerla, in fondo anche lei voleva essere posseduta, e non capita a tutte le sessantenni di trovare un giovane resistente e voglioso, pronto a soddisfarle.
“Andiamo nella tua stanza da letto.” Le dissi, Lucia acconsentì sebbene fosse un po’ titubante. La presi per mano per rassicurarla e quindi entrammo nella sua stanza, il letto era perfettamente in ordine, la luce entrava dalle tende delle finestre, da fuori nessuno ci avrebbe visto.

mercoledì 29 gennaio 2014

lucia 2

Una mattina Lucia uscì per andare al mercato, io avevo studiato fino a tardi e quando mi svegliai lei non c’era; ero in cucina a leggere quando la sentii tornare, mi precipitai a prenderle le buste pesanti dalle mani.
“Se non ci fossi tu!” Mi disse dondolandosi dalla stanchezza, entrò in cucina ed andò a sedersi sul divano.
“Sono stanchissima, dal mercato fino a qua! Ormai non sono più una ragazzina!”
“Ma che dice. -dissi io- è in forma splendida.”
“Sì come no… per favore mi prenderesti le mie ciabatte in bagno, non ce la faccio ad alzarmi.” Non me lo feci ripetere due volte e corsi in bagno a prenderle le ciabatte, un bellissimo paio di sabot neri con la zeppa che mi facevano impazzire.

martedì 28 gennaio 2014

lucia 1

Sono un giovane studente universitario, per essere più vicino all’università mi sono messo alla ricerca di una stanza in affitto. Avrei preferito affittare un appartamento insieme ad altri studenti, ma non trovandone mi sono adattato a cercare qualsiasi sistemazione. Un pomeriggio, mentre camminavo in cerca di un alloggio, mi imbattei in un cartello affisso alla guardiola di un condominio: affittasi stanza a studente. Tramite il portiere contattai la padrona di casa che mi fece salire immediatamente. Ad aprire la porta venne una donna sui 60 anni, ben portati devo dire, bionda, di corporatura normale, aveva un vestito lungo fino alle caviglie e scarpe con il tacco. Dapprima non feci caso al suo aspetto, la mia mente era totalmente presa dal problema della stanza da trovare, la donna che disse di chiamarsi Lucia, mi fece entrare, mi mostrò la stanza, non molto grande ed arredata con mobili di vecchia foggia, intanto mi fece diverse domande per vedere se poteva fidarsi di un estraneo, le mie risposte la convinsero a propormi un accordo economico.

domenica 26 gennaio 2014

Dimenticare Joli parte 2

Dopo la bella goduta in spiaggia la giornata passa tranquilla, siamo tutti e quattro rilassati ed appagati, la tensione si è sciolta, lasciando un’ atmosfera erotica. Non parliamo di quanto successo, passiamo la giornata a conoscerci meglio.
Al ritorno lasciamo Giorgia e Christian all’ albergo e torniamo in paese per fare un po’ di spesa per il giorno dopo.
Comprendo che la trasgressione della spiaggia ha lasciato un buon segno in Rossella, lo capisco al supermercato quando si abbassa a raccogliere un prodotto dallo scaffale più basso.
I leggeri pantaloni in cotone aderiscono alle sue chiappotte senza mostrare segni di mutandine, è raro che non le metta, lo fa solo quando è arrapata.

sabato 25 gennaio 2014

la prima volta con zia

Mia zia L. è una donna di 55 anni, rossa, occhi castani, magra…veramente una bella donna. E’ sposata con mio zio che di scoparla nemmeno ci pensa, infatti pensiamo che abbia una relazione con un'altra.

Mia zia mi amava molto, all’epoca dei fatti che vi racconterò io avevo 19 anni e lei 53. Mia zia aveva subito una rapina in casa e aveva paura a starci da sola, aveva passato una settimana in albergo, ma siccome voleva ritornare a casa mi chiese se potevo andare a vivere da lei per un po’, mio zio era fuori per lavoro.

venerdì 24 gennaio 2014

La mai padrona di casa 3

youporno

La signora Maria ovviamente non era vergine, ma 30anni di astinenza resero la sua figa stretta come quella di una ragazzina, io non so se sditalinandola lei nel sonno sia arrivata a venire ma aveva una aria soddisfatta del mio trattamento. Quella sera mi presi altre soddisfazioni strofinandole il cazzo eccitato sul viso e tra le labbra fino a venire sul broncio. La mia sborra non la svegliò e con il dito raccogliendola la feci assaporare alla sua bocca assetata che man mano che gliela offrivo deglutiva. L’indomani, pensai, si sveglierà col sapore del mio sperma.

giovedì 23 gennaio 2014

Un Album Fotografico Per Roberta

Erano passati diversi mesi dall'ultima volta che avevo sentito Roberta e ritrovandomi a pensare a Lei quel pomeriggio, come per magia, squilla il cellulare. Apparse il suo nome. Questa si che é telepatia! "Roberta, ciao! Pensavo giusto a te in questo momento". "Spero non con il tuo pisello in mano chiuso in bagno!" Rispose Lei, la sentivo ridere. "No, non con il mio pisello in mano, ma potrebbe essere un'idea ora che sei al telefono" Gli dissi per nulla scandalizzato. Ormai era cosí tra noi, da quella volta che feci sesso con Lei e le sue tre amiche la nostra amicizia diventó più intima (a proposito, per quanto questa storia sia indipendente dall'altra che ho scritto, vi consiglio di leggere "Quattro Ragazze Per Una Grande Scopata" comunque). "Ascolta Chase, ho un favore da chiederti e solo tu puoi aiutarmi" disse poi Roberta. "No, non accetto. Non só cosa vuoi chiedermi, ma l'ultima volta che vi ho fatto un favore sono stato a cazzo dritto per un pomeriggio intero, con le palle piene che mi hanno fatto male poi fino a tarda sera e la cappella gonfia per tutto il giorno successivo. No rifiuto categorigamente qualunque cosa tu abbia in mente" gli risposi.

mercoledì 22 gennaio 2014

L'ultimo incredibile, sconvolgente ed eccitan

Il giorno prima della vigilia di natale siamo stati ad Ikea per dare un’occhiata a certe cose che potevano servirci durante le feste e fortunatamente non c’era molta folla. Alla fine abbiamo preso una specie di carrellino porta-bottiglie dotato di rotelle e quindi siamo scesi verso gli scaffali dove si trovano i pezzi con relativo codice da ritirare e poi pagare alla cassa. Eppure non riuscivamo a trovare lo scaffale corrispondente al deposito delle rotelline e così ho chiesto alla mia Dea di rivolgersi ad un addetto Ikea, in verità l’ho mandata apposta perché era vestita come al solito da gran porca, con un abito nero aderente corto, calze nere e stivali. Lei ha chiesto informazioni all’addetto mentre io mi tenevo un po’ in disparte, poi quando è tornata da me mi ha detto che le rotelle non si trovavano lì ma al piano di sopra, nel reparto arredamento dove avevamo visto il porta-bottiglie già montato in esposizione. Mi ha detto che sarebbe andata Lei ma io, credendo di essere più veloce, le ho detto di aspettarmi che avrei fatto subito e così mi sono avviato percorrendo a ritroso il cammino, sono tornato su, sono arrivato al reparto, ho visto il mobiletto ed accanto ad esso c’era un cesto con la confezione di rotelle, ne ho prese due e sono ridisceso da Lei.

martedì 21 gennaio 2014

Alessandra e Marco (parte 1)

Alessandra è una Signora.
Ha una eleganza e una femminilità rara e preziosa.
Il suo corpo è florido e dalle curve sensuali e nell'intimità è morbido e caldo.

Da molto tempo condividiamo sotto le coperte le nostre fantasie.
Ci inebriamo avvolgendoci in peccaminosi pensieri.
Ma non è stata Alessandra la prima a proporre questo gioco... sono stato io.
Poco a poco... Piano piano.
Mi ricordo la prima volta. Al tempo lei lavorava in un paese di provincia.
Durante un amplesso dal nulla le chiesi se ci fosse qualche suo collega a cui avrebbe voluto rivolgere particolari attenzioni.
Le chiesi di parlarmene... Ma prima di poter proferire parola un lento e denso orgasmo le tolse la voce. Me lo ricordo bene.
A breve distanza seguirono altre occasioni per parlare del suo collega...
Mai fuori dal letto... Sempre seguite da momenti di piacere intenso che alimentavano gradualmente in Alessandra l'agrodolce gusto dell'adulterio.

sabato 18 gennaio 2014

Sesso con il capo, ovvero, una notte che non dimen

Lo ricordo come fosse ieri, anche se sono passati oramai più di dieci anni….ma come spesso accade, le cose che lasciano un profondo segno, rimangono vivide…

Ai tempi lavoravo in un locale notturno per pagarmi gli studi universitari e mediamente terminavo il mio turno a chiusura del locale, intorno alle 3 del mattino… spesso si andava con gli altri ragazzi a fare colazione insieme altre volte si filava dritti spediti a casa, cercando di riprendersi dall’ordinario casino del locale.

Da qualche giorno col mio capo pareva ci fosse una bella intesa, sorrisi, qualche pausa sigaretta insieme, cena ad inizio turno insieme, chiacchiere fuori dalle ore lavorative, insomma una situazione ben piacevole… peccato che il mio capo fosse una donna e soprattutto una gran bella donna.
Vent’anni più grande di me, splendidi occhi neri, un fisico da ventenne e un sorriso da far sciogliere la neve in pieno inverno.

giovedì 16 gennaio 2014

La Nuova Collega

La mia era a tutti gli effetti una posizione dominante. Sul lavoro ero il suo diretto superiore e da quell'altezza, Lei era seduta, io in piedi, da dietro lo schienale della sua sedia, potevo vedere tutto. La sua camicetta leggermente aperta, lasciava intravedere i suoi seni, la parte alta delle sue tette. Erano belle grosse, ma non troppo, quel tanto grandi che si riusciva a vedere il solco tra le due. Allungando lo sguardo non potevi non notare anche le sue gambe, non portava le calze, con la sua carnagione scura se lo poteva permettere. La gonna corta, che sedendosi si era ritirata ancora di piú, mostrava un panorama da far drizzare il cazzo in dieci secondi. E cosi era stato.

martedì 14 gennaio 2014

Il supplente di matematica

Arrivai a scuola affannata per il ritardo e corsi subito in classe. Arrivata sulla porta, entrai e alla cattreda al posto della professoressa di matematematica c'era lui, mi fermai e lo fissai interrogativamente.- Tu devi essere... - iniziò lui, puntando il dito sul registro e scorrendo l'elenco:- La signorina P. Jessica. -- Si...esatto...e lei chi è?. - gli domandai.- Innanzitutto, buongiorno...e forse dovrebbe anche scusarsi per il ritardo! - ribattè in tono severo.Era un uomo di almeno 35 anni, aveva i capelli castano chiaro e gli occhi color nocciola. Come ogni professore giovane, voleva dimostrare la sua autorietà e rompere le palle.- Si è vero...mi scusi per il ritardo...dov'è la professoressa? - domandai.- E ammalata, vai al posto! - rispose.Chiusi la porta e andai a sedermi. Ero all'ultimo banco, salutai la mia migliore amica Silvia.- Visto che figo da paura? - mi domandò subito.- Silvia...ti prego! -- Vuoi dire di no?!?!..guardalo bene, ha l'aria di quelli che se ti prendono per le mani ciao! -Nonostante tutto ridacchiai. Effettivamente era un uomo stupendo.

lunedì 13 gennaio 2014

FINALMENTE P

Finalmente lo avrei incontrato, non riuscivo a pensare ad altro mentre lo vedevo li a pochi passi da me, avrei potuto incrociare i suoi occhi sfiorare le sue mani, ma soprattutto sentire la scossa elettrica che mi avrebbe attraversato il corpo quando la sua lingua avrebbe cominciato a leccarmi tutta la passerina, stuzzicarmi il clitoride in attesa di esser inondata dai miei umori. Queste voglie nei mesi di cam avevano preso il sopravvento su di noi, ed adesso finalmente l uno davanti l altro sapevamo che non le avremmo deluse. Salgo in macchina, ho voglia di saltargli addosso,di succhiargli il cazzo fino a succhiargli anche l anima,ho voglia di sentirlo dentro di me,TUTTO! D'altra parte la mia inesperienza mi frena,ho paura di non piacere e quasi ad avermi letto dentro in quei pochi istanti,ferma la macchina ed ancora prima che io potessi realizzare,mi da il via....

sabato 11 gennaio 2014

Il nostro primo incontro (Bull e Sweet)

video porno

Era lì, in piedi di fronte a lui …sorpresa come mai, perché aveva accettato quell’incontro, perché … ancora non riusciva a spiegarselo... lei così intrigata ma anche così timorosa … così provocatoria ma anche così restia …lui con due dita le alzò il mento … “se vuoi sei libera di andartene” … lei sentì forte l’impulso di girarsi e infilarsi in macchina e scappare … lei, che aveva messo tutta una cura particolare nel vestirsi quella sera, lei che aveva sognato di stupirlo con quell’abbigliamento così fetish ... ora voleva scappare … “no – disse – no, rimango … andiamo!” C’era in programma una cena a casa di lui …”nello scannatoio” – pensò lei sorridendo – eh si … entrerò a far parte della rosa delle sue conquiste!” …poche parole durante il viaggio, lui le sfiorò appena la seta delle autoreggenti, null’altro … lei fumava, girata spesso verso il finestrino … e si teneva il cappotto chiuso perché non si vedesse troppo quel fantastico mini abito in latex nero … che lui aveva già adocchiato al momento delle presentazioni!

giovedì 9 gennaio 2014

Sesso con il capo, ovvero, una notte che non dimen

Lo ricordo come fosse ieri, anche se sono passati oramai più di dieci anni….ma come spesso accade, le cose che lasciano un profondo segno, rimangono vivide…

Ai tempi lavoravo in un locale notturno per pagarmi gli studi universitari e mediamente terminavo il mio turno a chiusura del locale, intorno alle 3 del mattino… spesso si andava con gli altri ragazzi a fare colazione insieme altre volte si filava dritti spediti a casa, cercando di riprendersi dall’ordinario casino del locale.

martedì 7 gennaio 2014

Alessandra e Marco (parte 2)

Alessandra è avida ma non vuole che Marco raggiunga il culmine con la bocca.
Lo vuole dentro di se ma prima scende con la lingua il tronco ricoperto di lattice, poi srotola di un paio di centimetri il preservativo e gli lecca la pelle alla base per poi passare alle palle prendendole una alla volta in bocca.
Io, dopo essermi assetato alla sua fonte, rivolgo le mie attenzioni al suo buchetto girandoci attorno con la punta della lingua e spingendo quanto posso nel tentativo di entrare, e giro e spingo... Lappo la fontana... e giro e spingo.

lunedì 6 gennaio 2014

Alessandra e Marco (parte 1)

Alessandra è una Signora.
Ha una eleganza e una femminilità rara e preziosa.
Il suo corpo è florido e dalle curve sensuali e nell'intimità è morbido e caldo.

Da molto tempo condividiamo sotto le coperte le nostre fantasie.
Ci inebriamo avvolgendoci in peccaminosi pensieri.
Ma non è stata Alessandra la prima a proporre questo gioco... sono stato io.
Poco a poco... Piano piano.
Mi ricordo la prima volta. Al tempo lei lavorava in un paese di provincia.
Durante un amplesso dal nulla le chiesi se ci fosse qualche suo collega a cui avrebbe voluto rivolgere particolari attenzioni.

sabato 4 gennaio 2014

in ufficio. io , Natale e Carmela

a chi capita di lavorare il 24 dicembre?
ad uno sfortunato che già si fà il culo per tutto l'anno, e che deve chiudere delle trattative prima della cena Natalizia.

ma poi in quella mattina in ufficio mi resi conto che non ero il solo a lavorare.
c'era il capo nel suo ufficio al piano di sotto, ed alcune colleghe sparse per la palazzina a far finta di lavorare per prendere qualche ora di straordinario.
ma colei che mi salta agli occhi è la Sig.ra Carmela.

venerdì 3 gennaio 2014

ripulire casa

Dovevamo ripulire casa, tinteggiare e qualche ritocco alle pareti che avevano qualche piccola crepa cosi mio marito ed io decidemmo di farlo fare da un Rumeno che ci avevano consigliato degli amici, dicevano che lavorava davvero bene e che non era costoso, cosi mio marito lo chiamo e lo fece venire a casa per parlargli e mettersi d’accordo.
Disse che sarebbe venuto il giorno dopo all’ora di cena cosi trovava anche mio marito. Il giorno dopo venne come stabilito, vide il lavoro da fare e disse che avrebbe cominciato il lunedì seguente, io notai che mentre parlava mi guarda spesso e in modo che mi parve mi spogliasse con gli occhi, era un bel ragazzo e ciò non mi dispiacque, mio marito si accordò anche sul prezzo e lui disse che in una settimana avrebbe finito.

giovedì 2 gennaio 2014

Le mie seghe e la zia Angela ...

tutto inizio un giorno che mia madre mi scopri farmi una sega in camera, mi rimproverò severamente e io scappai dalla mia zia preferita che mi aveva cresciuto sin da piccolo.
All'epoca avevo 18 anni, suonai alla porta di mia zia e le dissi se potevo rimanere li per tutto il pomeriggio visto che avevo litigato con mia madre.
Lei mi accolse con un bacio e mi disse che non cerano problemi.
Arrivati in cucina mi chiese:"ma che hai fatto?"
e io un pò imbarazzato dissi: "non te lo posso dire"
e lei si sedette accanto a me sul divano e prendendomi la mano disse:"ma come non lo puoi dire...lo sai che a me puoi dire tutto..",