martedì 2 settembre 2014

casella postale di mia mamma

xhamster


Tutto è nato da una sigla e un numero(casella postale N...)avevo 30 anni mia madre 48,
divorziata da 8 anni, era una donna abbastanza piacente con belle gambe e un gran bel culo,
anche se aveva una 2 di seno sapeva distinguersi, si evidenziava con il ventre tipo danzatrice, e gli indumenti che si portavano corti erano il suo forte.
veniamo ai fatti per entrare nel vivo della storia.
gli avevo telefonata per andare a trovarla e scroccargli una cena,fino qui tutto tranquillo,
un po di chiacchiere e qualche battuta sulla sua pancetta da danzatrice del ventre.
la sorpresa la ebbi quando entrai in bagno, nel cesto della biancheria da lavare vi erano alcuni
capi di biancheria intima non proprio in uso da mia mamma, ho fatto il mio pensiero,è ancora una bella donna richiesta da molti uomini e non è scandaloso se indossa dei capi di biancheria particolarmente sexy erotici.un momento dopo scorsi nel cestino della carta una busta da lettere con una sigla e un numero, casella postale n...realizzai quello che mi sarebbe piaciuto di più. sicuramente avrà della corrispondenza per incontrare uomini. fotografai col mio cellulare il numero sulla busta e andai in cucina dove lei era indaffarata di lavoro. 
era con abbigliamento da casa, pantaloni da fitness e maglietta sportiva colore bianca che copriva bene il suo piccolo seno ma lasciava l'ombelico e la zona intorno carnosa da danzatrice del ventre.
già solo questa vista mi portava una certa eccitazione, e il pensiero era sempre sulla casella postale.non smisi un momento di fissare il suo ventre.
la serata era alla fine , la salutai e l'abbracciai con un abbraccio che di familiare non aveva niente, gli feci sentire tutta la mia eccitazione e poi un bacio sulla guancia da bravo ragazzo.
appena rientrai a casa mi misi a scrivere una lettera con richiesta di incontro, sottolineando l'età,l'aspetto fisico e la misura della dote sessuale. la notte stessa uscì di casa per imbucare
la lettera.era già passata una settimana e non pensavo più alla certezza di una risposta.
passavo dall'ufficio postale a giorni alterni, il lunedì successivo passai e trovai una lettera per me indirizzata al mio numero di carta di identità, ritirai la busta e senza aprirla corsia casa, avevo il cuore in gola per l'emozione e per la sorpresa di cosa contenesse. era il lunedì 10 marzo 2014, la lettera era ben scritta con tre date che davano appuntamenti, lunedì 17 , mercoledì 19, e venerdì 21 marzo. luogo e orario,alle 18.00 ponte dei cavalleggeri zona ospedale, lei indicava anche il posto dove dovevo trovarmi, lato destro per me e sinistro per lei. quella settimana passai a trovarla di nuovo per un saluto e per vedere come andava il suo umore, era allegra e radiosa a tratti canterina, la cosa era di buono auspicio, mi offrì il caffè e poi la salutai di nuovo con la mia eccitazione a mille, stavolta sentì anche il suo ventre aderire al mio, il bacio sul collo e non più sulla guancia con sorriso ammaliante da parte sua.quella settimana sembrava non passare più era eterna, finalmente il lunedì 17. alle 1750, 10 minuti prima andai sul posto e attesi, vidi passare la sua macchina svoltare verso viale trieste, alla ricerca di un posto dove parcheggiare. arrivò alle 18.10,con 10 di ritardo, non era ancora piazzata sul suo lato quando incrociò il mio sguardo, mi sorrise e disse cosa fai qui, mi avvicinai e gli risposi: aspetto una persona e poi aggiunsi, speriamo sia come te, lei arrossì e a bassa voce disse:come vorresti che fosse? gli risposi senza parafrasare, con un culo come il tuo e l'aspetto da danzatrice (così come veniva chiamata confidenzialmente dai conoscenti).fece un messo passo indietro e disse: ho capito, facciamo due passi,ti vanno? ci avviammo lungo il vialetto che porta verso il parco giochi,eravamo uno di fianco all'altro,vedevo che la mano di lei cercava di avvicinarsi alla mia l'affiancai di più e la cintai con il braccio intorno alla vita, lei fece la stessa cosa, dopo pochi passi sentivo la sua mano tremante e la mia che la facevo scendere sul suo culo. dopo un po ci fermammo per ammirare una coppietta che amoreggiava su una panchina,eravamo di nuovo fianco a fianco con le mani disciolte, le passai dietro e le sussurrai se era il caso di stare li o trovare anche noi una panchina, lei si appoggiò sul mio corpo con la schiena e il culo, trovò subito il mio cazzo duro e pulsante che gli premeva sul culo.nel frattempo gli avevo portato le mani sulla pancia, si girò dolcemente e mi cerco la bocca, fu un bacio turbinoso, le nostre lingue si cercavano come impazzite
poi mi sussurrò con la voce di chi sta per avere un orgasmo, portami a casa tua. in poco meno di mezzora eravamo già in casa, ci liberammo degli indumenti, lei mi lasciò a bocca aperta, aveva indosso tutta quella biancheria che avevo visto nel cesto qualche settimana prima, e in più era contornata di una catenina in giro vita con dei minuscoli ciondoli arabi, appena mi vide che ero nudo mi saltò addosso a gambe larghe come una bambina, la strinsi a me e di nuovo le nostre lingue si intrecciarono vorticosamente, così come eravamo me la trasportai incamera da letto , la stesi sul letto e si avventò al mio cazzo con un bacio sulla punta , poi lo scappellò e e gli passò la lingua intorno da vera maestra. chissà quanti ne aveva succhiati per essere così brava. pi se lo fece scivolare sulle guance e sul collo e poi di nuovo sulle labbra, poi passò alla radice e quindi alle palline che dava dei colpi con la lingua tanto da farmi gemere al alta voce. poi come un trofeo lo strinse con la mano e disse: hai una bella chiave per aprirmi tutta, poi presi la mia iniziativa portandogli il cazzo alla bocca per infilandogli tutti i 22 cm fino in gola, non fece nessuna resistenza, lo accolse tutto e lo lavorò magicamente, poi se lo estrasse e disse: antonio aprimi tutta sfondami fammi sentire posseduta, gli sfilai il perizoma , era liscia e morbida come una diciottenne, già tutta bagnata e pronta per accogliere il suo trofeo, gli puntai il cazzo sulla fessura e spinsi dentro in un sol colpo, emise un gemiti seguito da un gridolino molto acuto, poi prese fiato e disse: così mi piace si dammelo tutto spingilo non uscire tienilo dentro ti prego, 
sentivo le contrazioni della sua fica che rispondeva alle pulsazioni del mio cazzo, così dentro per mezzora , poi sentivo il fiato sempre più corto, iniziò a rantolare come in preda a convulsioni febbrili, da li a poco urlò forte, vengo vengo vengoooo, mi unì a lei esplodendogli dentro tutta la sborra con le contrazioni della sua fica e le pulsazioni del cazzo che continuava a spingere sentendo l'utero alla mia cappella.ancora alcuni minuti restai con il cazzo piantato tutto nella sua fica,poi si sfilò dal cazzo e in un istante si avventò con la bocca al cazzo gocciolante di sperma e dei suoi umori vaginali poi mi portò una parte del nostro prodotto in bocca con un bacio da fata. restammo a lungo a coccolarci.nelle settimane che seguirono passavamo tre serate a settimane a letto con 3 e a volte 4 orgasmi alla sera.
una sera dopo gli ormai cronici orgasmi, mentre la coccolavo per farla sentire unica e così era,
gli chiesi se poteva fare qualcosa di più,lui mi rispose che tutto quello che si può fare sarà 
fatto, a patto che sia fatto per il nostro piacere e divertimento.mia mamma è proprio una fata del sesso, aveva anticipato con una battuta quello che volevo dirgli. con un bacio mi disse ti amo, il nome lo cercheremo insieme,mi disse. gli restituì il bacio con un mio ti amo marisa. a breve appena rifacciamo il resto , caricherò il racconto con i dettagli.

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