giovedì 31 luglio 2014

nel negozio di costumi

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Avevamo trovato un alloggio poco distante dalla spiaggia in una località rinomata della Romagna Il residence era in una via laterale con pochi negozi. Tra questi c’era uno particolare era piccolo una vetrina con esposti micro bikini, mini-string, scarpe con zeppe a tacchi alti, e micro abiti insomma il genere di abbigliamento che si trova nei sexy shop e da vera porca come piacciono a mè.
Il venerdì sera ci fermammo a guardare la vetrina dentro si intravedeva una signora sulla cinquantina e un ragazzo di colore sui trent’anni .. decisamente carino... eravamo con Mirko nostro figlio e non entrammo. Il mattino seguente mi accorsi che avevo portato solo un costume e neanche un perizoma, in spiaggia guardavo con invidia chi lo sfoggiava, io ero con quel costume casto e non era proprio da me. Dopo pranzo tornando al mare, provammo a passare davanti a quel negozio sperando di trovarlo aperto..

mercoledì 30 luglio 2014

Menage a trois

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Aldo la sera come sempre attendeva in auto sua moglie fuori del negozio dove questa lavorava come impiegata. Anche quella sera vide il negozio chiudere e le commesse uscire dal portoncino accanto al negozio. Sapeva che sua moglie sarebbe arrivata di li a mezz'ora, perché rimaneva col proprietario a chiudere i conti. Ma quella sera una delle commesse si diresse verso la sua macchina e bussò al vetro. Mentre abbassava il vetro del finestrino notò che la ragazza aveva il volto contratto dalla rabbia.

martedì 29 luglio 2014

Quattro ragazzi per una trav

spankwire

Premetto di essere un travestito in privato. Mi dicono bello, sensuale e da monta.
Scrivo questa storia perché vorrei che una infinità di uomini si masturbassero eccitati per quello che stanno per leggere!
Sono stato e sono un ragazzo normale, fisicamente intento. Normale, nel senso di non effeminato e insospettabile in questa mia doppia natura.
Normale quindi, ma pure carino, alto, prestante, però con un grande difetto in questa mia mascolinità: il culo. Ho un culo da donna, me lo dicono tutti. Rotondo, sodo, che forma una perfetta attaccatura con le cosce, un culo insomma da prendere, da violentare.

lunedì 28 luglio 2014

Alessia la dea del sesso

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Mi ero trasferito alla fine di agosto a Milano per motivi di studio, all'inizio è stato un gran trambusto, lo spostarsi da una piccola città di provincia ad una grandissima città con i suoi ritmi frenetici ma il fatto che non conoscevo nessuno pesava ancora di più, andai ad abitare in un'appartamento piccolo ma almeno avevo la mia autonomia. Il palazzo era abitato da famiglie, c'erano certe madri di famiglia che mi capitava di incontrare per le scale e mi facevano eccitare, più di tutte mi eccitava una bellissima ragazza thai, capelli neri, carnagione mulatta, un fisico giunonico da far paura, due tette grandi ma che alla vista davano l'idea che nonostante la prosperosa misura erano seni turgidi da accarezzare e stringere tra le mani, inutile dire che da quanto l'avevo visto mi ispirava una grande voglia di sesso senza limiti, una vacca da prendere e da montare con grande voglia, la mia prima impressione fu data non solo dagli abiti succinti che vestiva quotidianamente che mettevano in risalto le sue strabilianti forme ma anche dalla grande mole di amicizie maschili che mi capitava di incrociare assieme a lei sulle scale.

domenica 27 luglio 2014

Manila & Le Sue Prime Esperienze - Confessioni

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Ascoltare Manila, mentre raccontava le sue esperienze sessuali, era veramente eccitante.
"I capelli completamente bagnati, un pisello che rilascia su di me le ultime gocce di una lunga pisciata, le mie mutandine gialle, le gambe che sgocciolano lo sperma dei quattro ragazzi, il mio sedere dolorante, due preservativi svuotati sul mio viso, la mia fica sfondata ripetutamente e le mie lacrime che scendono giú, lungo le mie guance, confondendosi con gli umori dei quattro uccelli. Fu proprio questo il momento nel quale dissi basta!"

venerdì 25 luglio 2014

Mia cugina Parte Prima

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Salve a tutti voglio raccontarvi come mia cugina mi fa impazzire con i suoi piedini favolosi.
L'altra sera proprio lei e' venuta a vedere la partita Italia -Inghilterra a casa mia. Con lei c'era il suo ragazzo e una sua amica.
Mia cugina mi fa impazzire da anni: le sue gambe, i suo piedini, le sue mani, il suo culetto. In poche parole la adoro e mi eccita da morire.Lei lo sa che amo i suoi piedini e non perde occasione per mostrarmeli.

giovedì 24 luglio 2014

Jack e Carlo (Quinta parte)

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Quando Carlo sbattè la porta del bagno dietro di se, Jack si morse un labbro, aggrottando le ciglia confuso. Cosa aveva detto di sbagliato? Forse Carlo era ancora arrabbiato con lui perché l'aveva baciato. O forse non lo voleva intorno per quello che era successo. I suoi occhi blu di cristallo cominciarono a pungere per le lacrime e batté le palpebre furiosamente per alcuni secondi per non farle rotolare sulle guance, era determinato a non piangere. Se Carlo era adirato con lui era colpa sua per essere stato così stupido. Perché non aveva tenuto per se i suoi sentimenti pensò infuriato.

mercoledì 23 luglio 2014

l'area di sosta in autostrada

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Ciao vi racconto di un avventura che ci è capitata in autostrada
tornando dalle prime ferie senza il figlio ormai grande per andare in vacanza con gli amici. Partiamo da Cap D'agde verso le 22, poco dopo esserci messi in autostrada mio marito per eccitarsi e per eccitarmi mi dice:- Ma non avevi meglio di niente da mettere per il viaggio? Mi sembri una di quelle che battono il marciapiedi!!! In effetti forse non aveva tutti i torti, ma amo
viaggiare in tutta comodità e quindi un pareo senza intimo e il reggiseno del bikini
ai piedi dei comodi sandali a zeppa in sughero che in effetti fanno tanto mignottone.. Verso mezzanotte ci fermiamo in un area di servizio in Francia.. per riposarci un po..

domenica 20 luglio 2014

Con i muratori...

Donne Mature

Mi chiamo Roberta, ho 30 anni e, dicono di me, una gran fica.
L'estate appena passata l'ho trascorsa a ristrutturare casa e ho avuto la possibilità di frequentare, giornalmente, i muratori che la ditta mi inviava.
Non passava giorno che non li provocassi (cosa che adoro fare e che mi riesce benissimo) e fino a quel giorno non era successo nulla forse per paura che i titolari della ditta potessero cacciarli.

sabato 19 luglio 2014

Jack e Carlo (Quarta parte)

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Carlo era ancora sdraiato sul letto quando sentì un scoppio improvviso di musica; per un momento rimase confuso finché non comprese che si trattava del telefono. L'afferrò dal comodino di fianco al letto e l'aprì senza guardare di chi si trattasse.
“Pronto?” Disse tirandosi addosso il piumino.

giovedì 17 luglio 2014

la porta nuova alla casa al mare

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La casa al mare e la nuova porta scorrevole
Un sabato di questa primavera siamo giù al mare per aprire la casa , il tempo era nuvoloso e decidiamo di andare a cercare una porta scorrevole per sostituire quella tradizionale della camera da letto che aprendosi contro l’armadio da molto fastidio, degli amici ci hanno segnalato un outlet di arredo di design.
Mi sento in giornata di esibizionismo quindi mi vesto sexy tacchi a spillo, calze autoreggenti, minigonna, giacca e sotto un body trasparente senza reggiseno e con le mie tettone che debordano dalle coppe!!! Esco dalla camera, mio figlio mi guarda e mi dice dove devi andare?
Io: con tuo padre per comprare la porta, vuoi venire?
Lui: No vado a fare un giro con gli amici in spiaggia ..
Io. Comportatevi bene.

mercoledì 16 luglio 2014

Giuliana spesso è un po' puttana

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Giuliana, mi aveva stupito durante quel fine settimana trasgressivo per la sua insicurezza dimostrata nell'ultimo incontro della serie, ma ancor più m’incuriosiva il suo comportamento degli ultimi tempi, avevamo programmato quell'incontro con un’altra coppia da un po’ di tempo, come per me anche la mia deliziosa Giuliana era attratta da questo tipo di esperienze di fantasie, spesso mi raccontava la fantasia di un terzo personaggio tra di noi, lei in quelle situazioni si lasciava molto andare, ma poi quando tutto finiva non coglieva le differenze.
Io ero rimasto un marito annoiato e borghesuccio mentre lei, trentenne, brillante laureata in ingegneria gestionale aveva conosciuto il meglio del meglio della Milano degli affari, il suo lavoro in una nota azienda del farmaco la portava spesso in giro per il mondo, così dopo una decina d’anni di matrimonio e cinque di fidanzamento mi trovavo spesso la sera solo a chiacchierare con qualche amico al telefono.

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domenica 13 luglio 2014

Jack e Carlo (Terza Parte)

Quando si svegliò Max si girò per controllare se Carlo era ancora addormentato. Scivolò silenziosamente fuori dali letto e cominciò a radunare i suoi vestiti. I jeans che indossava il giorno precedente erano sul pavimento insieme ai boxer. Li raccolse e bestemmiò sotto voce perché non trovava la giacca. La stanza era ancora scura così prese la prima t-shirt che trovò sul pavimento e se la infilò dalla testa. Lanciò un'occhiata a Carlo che ancora era addormentato con le lenzuola aggrovigliate intorno alle lunghe gambe. La porta era già socchiusa e lasciò la camera da letto tentando di non fare il più piccolo rumore, uscì e si chiuse la porta alle spalle.
Il rumore della doccia che scorreva nel bagno svegliò Carlo che si strofinò sonnolento gli occhi. Sbadigliò ed affondò di nuovo sui cuscini richiudendo gli occhi.

sabato 12 luglio 2014

Jack e Carlo (Seconda parte)

Carlo si lamentò leggermente nel sonno e si girò su di un fianco appoggiando un braccio alla vita di Max che sorrise e mise delicatamente un braccio intorno alle spalle dell’amico cercando di non svegliarlo. “Ohh...” Carlo si lamentò di nuovo accoccolandosi più vicino all’amico, le labbra si curvarono in un sorriso. “Oh Jack....” gemette e inarcò la schiena come se stesse sentendo del piacere intenso. Immediatamente Max si tese e lo spinse via con uno scoppio di rabbia. Era geloso della vicinanza di Carlo e Jack e questo aveva provato che era più di un’'amicizia.
Le palpebre di Carlo si aprirono ed alzò lo sguardo ad osservare l'espressione sulla faccia di Max. “Cosa c’è?” Chiese sonnolento aggrottando le ciglia confuso.
“Perché mi devi mentire?” Chiese l’amico incrociando le braccia sul torace nudo e con la voce scossa.
“Mentirti per cosa?” Carlo aggrottò le ciglia. Gli passò una mano tra i capelli scuri spostandogli la frangia dagli occhi. “Io non ho niente di cui mentirti, Max.”
Max si costrinse a ridere e scosse la testa, il suoi occhi brillavano.

giovedì 10 luglio 2014

Jack e Carlo (Prima parte)

Jack lanciò un'occhiata alle altre persone nell'ascensore ma non parlò con nessuno. Guardò il pavimento mentre faceva tintinnare le chiavi aspettando che l'ascensore giungesse al suo piano. Lui non guardava gli altri, ma gli altri lo guardavano sempre. Jack era uno splendido modello, non era estremamente alto, circa un metro e settantatre, ma il suoi capelli neri, la sua pelle senza difetti e gli occhi blu ed incredibili attiravano l’attenzione sia di ragazze che di ragazzi. Ma il diciannovenne Jack era ancora vergine anche se era difficile da credere. Da quando aveva sedici sapeva di essere gay, di essere più attirato dagli uomini che dalle donne. L’opinione degli altri su di lui non l'infastivano e non aveva problemi nel dire a tutti che era gay.

mercoledì 9 luglio 2014

La nostra prima crociera.

Era tanto tempo che avevamo deciso di fare una vacanza diversa. Non era mai capitata l’occasione, però. Mettendo da parte un paio di euro al giorno ho recimolato un bella cifrà in un anno di risparmi e cosi ho comprato du biglietti per una crociera sul Mediterraneo. Ho colto l’opportunità e Volevo che il viaggio sembrasse il più possibile quel viaggio di nozze che non avevamo fatto con mia moglie……frà due giorni saremmo dovuti partire. E’ stato così che al porto, in procinto di salire sulla nave abbiamo visto salire Pino il suo ex datore di lavoro ed ex amante ,le ho detto che le davo il permesso di scoparselò quando e quanto voleva e di togliersi qualsiasi sfiziò. Non se l’aspettava ed è rimasta a fissarmi con la bocca aperta come per capire se stavo scherzando oppure no, ma ha capito che ero serio dalla mia espressione. Ho posto una sola condizione: sapere prima l’evoluzione delle cose. Dopo un pò si è ripresa ed ha accettato la mia proposta.

martedì 8 luglio 2014

Manila & Il Suo Primo Uccello - Diario

La ripresa video parte dall'alto, inquadrando le sue tette, poi si sofferma per qualche secondo su di loro, mentre una mano inizia a toccarle ed a massaggiarle. Ancora una strizzatina ai capezzoli con le dita e poi la telecamera scende verso il basso, fermandosi in mezzo alle sue gambe. La sinistra inizia quindi a strusciare sulla bionda fica avanti e indietro, nell'audio si avverte anche il lieve rumore che fá la mano sfregando sui biondi peli. Due dita inziano quindi ad allargare le grandi labbra, mentre il dito medio inizia a sgrillettare ed a farsi strada dentro la fica, vedo la pelle viva e sento contemporaneamente ansimare la protagonista che si stá masturbando nel video. Blocco immediatamente il video sullo Smartphone e mentre lo inserisco nella tasca dei jeans, mi guardo intorno, ma fortunatamente non vedo nessuno. Meno male, se fossi stato in pubblico, sarebbe stato un bel problema spiegare quel filmato. Respiro con calma qualche secondo, poi riprendo di nuovo il cellulare e guardo il mittente: era Manila! Dovevo immaginarlo. Apro il messaggio allegato e leggo:

lunedì 7 luglio 2014

Die reife Verführung

Ist doch angenehm hier, oder?", fragte Erika plötzlich und unterbrach damit Lukas Gedankenspiel.
„Ja, OK", erwiderte dieser. „Normalerweise gehe ich aber nicht in die Sauna."
„Ich finde es so schön entspannend hier drin", meinte sie und fasste sich an ihr Badetuch.
Kurz darauf hatte sie ihren Körper von diesem befreit und legte es sich locker über ihren nackten Unterleib. Zwar konnte Lukas immer noch nicht ihren Intimbereich erkennen, doch alleine die Tatsache, dass er mehr von ihrer Haut zu sehen bekam, ließ sein Blut in die untere Körperregion fließen. Lukas war heilfroh, dass er seine Männlichkeit unter dem Badetuch verbergen konnte. Diese Peinlichkeit wollte er sich gerne ersparen. Warum war diese Situation so anregend für ihn? Stand er auf Erika oder war die besondere Situation dafür verantwortlich? Und was hatte Erika im Sinn, wenn sie mit ihm mal einfach so in die Sauna ging und ihm freizügige Einblicke auf ihre weiblichen Vorzüge gewährte?
„Bleiben wir noch ein paar Minuten?", wollte Erika wissen.

venerdì 4 luglio 2014

L'avventura nel bosco!

Tutto ebbe inizio un giorno, quando Ago chiese ad Ala di uscire. Ago è un ragazzo di ventidue anni, atletico e con tanta voglia di "divertirsi". Ala è una ragazza di diciassette anni non molto in forma sportivamente, ma è molto solare e le piace partecipare a qualsiasi tipo di avventura.
Al fatidico giorno, i due si incontrarono.
-"Dove andiamo?" chiese Ala.
-"Ti andrebbe di esplorare la natura?" rispose Ago.
-"Certo! Sai bene quanto mi piaccia! Andiamo in quella distesa di alberi e prati?" ala era entusiasta.
-"Esattamente." anche Ago non vedeva l'ora.
I due sono amici di lunga data, ma sono usciti assieme poche volte e, sopratutto, senza mai fare nulla di concreto: delle semplici uscite a prendere una bibita, per esempio. Anche quella di oggi doveva essere un'uscita tranquilla.
I due finalmente arrivarono in quel bosco.
-"Ci sono stata tanto tempo fa.. spero di non perdermi!" si preoccupò Ala.
-"Tranquilla, il bosco è molto piccolo, è difficile perdersi! E poi, ci sono qua io!" la rassicurò Ago.
Iniziarono a camminare tra i sentieri sterrati, passarono attraverso dei cespugli, evitarono delle strade fangose e, dopo una bella camminata chiacchierando tranquillamente, arrivarono ad una distesa d'erba circondata da alberi e cespugli.
-"E adesso? Siamo usciti dal bosco e siamo finiti in questa enorme distesa d'erba! E' meraviglioso!" Ala era nuovamente felice.
-"Ti piace? Che ne dici di rincorrerci come due bambini?" rispose Ago iniziando a correre nell'erba.
-"Ehii! Fermati! Ora ti prendo!" iniziò a correre anche Ala.
Tra i due Ago era molto più agile e veloce, Ala invece aveva dei movimenti più lenti.
-"Daiii, fermati! Così non ti raggiungerò mai!" disse Ala ridendo sapendo di non avere possibilità.
-"E va bene! Mi fermo qui! Prendimi!" Ago si girò verso di lei fermandosi e spalancando le braccia.
La giovane ragazza iniziò a precipitarsi verso l'amico e, a pochi metri di distanza, fece un salto per abbracciarlo. Entrambi però sottovalutarono le potenzialità della ragazza: il giovane non era in grado di fermare un peso in corsa e tutti e due caddero a terra, abbracciati. Si trovarono distesi a terra, Ala sopra Ago.
-"Scusa, scusa, scusami..." si vergognò Ala e cercò di allontanarsi dall'imbarazzante situazione.
-"Tranquilla, è stato divertente.. e poi mi piace trovarmi in questa posizione.. con te." ribatté Ago stringendo la ragazza ancora più forte.
-"Ma noi siamo.... ehi, perché mi stringi così forte?" La giovane era diventata tutta rossa per la vergogna e l'emozione. Non riusciva più a liberarsi e allora decise di aggrapparsi ancora di più al ragazzo. Continuò:"Beh, effettivamente anche a me piace stare in questa posizione con te..".
Il ragazzo girò la testa e baciò gentilmente la sua tenera guancia rossa.
-"Io ho caldo e tu?" un commento improvviso e quasi senza senso della giovane: evidentemente era molto eccitata nel rimanere in quella posizione con quel ragazzo. Era da tanto tempo che Ala aspettava un'uscita simile, anche se non si sarebbe mai immaginata di trovarsi in posizioni così intime.
-"Anche io ho caldo. Se vuoi possiamo spogliarci un poco". Ago si alzò leggermente e chiese alla tipa di togliergli la maglietta. Al tempo stesso lui tolse la maglietta a lei. Ago rimase quindi a torso nudo e finalmente vide quel bellissimo reggiseno rosa della sua amica. Era molto carino, ma sopratutto nascondeva due tette enormi. Ago non riuscì a res****re e gli palpò quella destra.
-"Ehiiiii, cosa.. stai facendo...?"
-"Ti va di giocare un po?"
-"Maa... mmmh.. mi vergogno"
-"Però ti piace!"
-"Basta!! Toglimi anche il reggiseno!"
Ecco che spuntarono le due tette enormi della ragazza, che quasi schiacciarono la faccia al giovane disteso sotto. Egli ne approfittò per leccare quei teneri capezzoli e, con la mano usata prima per palpare, ora iniziava a sfregarla sui pantaloncini della piccola.
-"Puoi fare lo stesso con me, se vuoi" disse Ago.
La ragazza non riusciva quasi più a parlare perché continuava a gemere dal piacere, era eccitatissima e iniziò a passare le sue mani tremolanti sul petto nudo del giovane. Gli toccò i capezzoli e anche lei iniziò a stringere quel "gonfiore" che aveva notato nei pantaloncini del ragazzo.
Il giovane era anche lui eccitato, ma non godeva molto in quanto la ragazza non riusciva ad aprire e chiudere la mano per bene per colpa dei pantaloncini. Allora fermò per un momento i movimenti di quest'ultima e si levò i pantaloncini, rimanendo con le mutande.
-"Posso?" La giovane rimase stupida: il "gonfiore" sembrava crescere sempre di più e non resistette. Facendo finta di stringere male le mutande, fece uscire il pisello da un lato e subito lo andò ad accogliere nella sua calda bocca.
Ora anche il ragazzo iniziò a godere moltissimo e si levò del tutto le sue mutante. Al tempo stesso spogliò nuda anche la giovane. A questo punto entrambi erano nudi, una sopra l'altro.
-"Scusami, Ago, ho paura di aver rovinato la nostra amicizia.." si fermò Ala.
-"E perché mai? Io penso che invece ora essa si sia rafforzata, diventando dei veri amici intimi. Mi piaci un casino!" la rassicurò Ago.
-"Anche tu mi piaci. Non sono mai stata così tanto eccitata in vita mia. Voglio provare a fare quella cosa".
-"Non vedo l'ora".
Essi quindi iniziarono il loro primo rapporto sessuale, entrambi godettero urlando più forte che poterono: tanto nessuno era nei paraggi per ascoltare. Alla fine entrambi vennero assieme, entrambi si sborrarono addosso e si "pulirono" strusciandosi a vicenda rotolandosi nell'erba.
-"Non vedo l'ora di tornare ad esplorare la natura e la foresta" disse, una volta che si erano ripresi dallo sforzo, la giovane Ala.

giovedì 3 luglio 2014

Il seduttore maturo

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Salve amici, mi chiamo Patrizia. Io e mio marito Marcello non siamo più giovanotti ma il sesso continua a intrigarci e a emozionarci parecchio. Lui poi è un vero porco, non si fermerebbe davanti a nulla. Tuttavia, dopo tanti anni, i soliti giochi di coppia stancano. L'attrazione sessuale va via via annullandosi. Ci vogliono nuove idee, nuovi stimoli, come dice sempre Marcello per convincermi ad accettare di fare scambio di coppia.

martedì 1 luglio 2014

Sottomesso dall'amante di mia moglie

Prefazione:
Da donna a Femdom.
La donna dominatrice ha delle caratteristiche che piacerebbero in generale a tutte noi, soprattutto quando troppo spesso ci abbattiamo e sminuiamo le nostra capacità.
L’importante è ricordarsi che nascere dominatrici può essere una fortuna ma non è detto che non si possa imparare a diventarlo!